Caso 333 del 16/05/2014
Come si calcola il reddito di un lavoratore indipendente? Come vengono considerati gli eventuali prelevamenti privati?
In una sentenza del 26 febbraio 2014, il Tribunale federale di Losanna ha stabilito quanto segue:
L'utile netto di un lavoratore indipendente determina il suo reddito. Se è variabile nel tempo, occorre riferirsi alla media di più anni. I redditi di un lavoratore indipendente si possono anche evincere dai prelevamenti privati che effettua, siccome gli stessi costituiscono indici del suo tenore di vita. Tuttavia i due metodi si escludono l'un l'altro.
Nota a cura dell'avv. Alberto F. Forni
I coniugi, entrambi di cittadinanza straniera, si sono sposati a Vevey nel 2011. Dal matrimonio non sono nati figli. Ciascun coniuge è già genitore di figli nati da precedenti matrimoni. I coniugi si sono definitivamente separati nell'agosto 2013.
Dal gennaio 2011 il marito ha ripreso un'attività indipendente. Per l'anno 2012 dalla sua contabilità si evince un utile di ca. CHF 42'000.00. L'autorità cantonale ha per contro considerato un reddito mensile di CHF 12'000.00. Su tale base il giudice ha stabilito gli alimenti a favore della moglie nell'ambito di una procedura di misure a protezione dell'unione coniugale. Dopo la via del ricorso a livello cantonale, il marito si è rivolto al Tribunale federale con un ricorso in materia civile, contestando tra l'altro di dovere alimenti alla moglie.
Il reddito di un lavoratore indipendente si calcola tenendo in considerazione l'utile netto, vale a dire la differenza tra i ricavi e i costi. In caso di redditi variabili nel tempo, occorre prendere in considerazione il risultato di più anni (sentenza TF 5A_246/2009 del 22 marzo 2010, consid. 3.1; sentenza TF 5A_687/2011 del 17 aprile 2012, consid. 5.1.1); più il risultato varia negli anni e più occorre prendere in considerazione un periodo più lungo (sentenza TF 5A_246/2009 già citato, consid. 3.1. e riferimenti).
Se le allegazioni relativamente all'importo del reddito non sono verosimili e le prove assunte non convincono, i prelevamenti privati permettono di determinare il tenore di vita dell'interessato e questo elemento può allora essere utile per fissare il contributo di mantenimento dovuto (sentenza TF 5A_246/2009 già citata, consid. 3.1). Per sovvenire ai suoi bisogni correnti, un indipendente di regola effettua dei prelevamenti privati regolari durante tutto l'esercizio contabile, anticipando così l'utile netto che risulterà poi dai conti alla fine del periodo di riferimento. Prelevamenti inferiori all'utile permettono la creazione di riserve, mentre prelevamenti superiori implicano lo scioglimento di riserve; non si può ritenere che il reddito dell'indipendente sia diminuito se egli ha effettuato prelevamenti inferiori all'utile netto, ma non si può neppure affermare che il suo reddito non è diminuito, paragonando due esercizi contabili, semplicemente se, indipendentemente dagli utili conseguiti, i prelevamenti privati sono comparabili (sentenza TF 5P.330/2006 del 12 marzo 2007, consid. 3.3).
La determinazione del reddito di un indipendente può essere effettuata sia riferendosi all'utile netto, sia ai prelevamenti privati, ma i due criteri si escludono l'un l'altro: non si può concludere che il reddito di un indipendente sia costituito dall'utile netto sommato ai prelevamenti privati (sentenza TF 5A_259/2012 del 14 novembre 2012, consid. 4).
Nel caso concreto i giudici cantonali hanno scelto il metodo di calcolo del reddito del marito, indipendente, in base ai suoi prelevamenti privati, siccome la contabilità è stata considerata un documento interno della ditta non verificato dall'ufficio di revisione, ciò che il Tribunale federale ha giudicato corretto. Dato che il conto privato del marito era alimentato con CHF 12'000.00 mensili, questo è stato l'importo considerato quale suo reddito.
Data modifica: 16/05/2014