Caso 419 del 01/02/2018
A quali condizioni e per quale durata è possibile prevedere un diritto di visita sorvegliato?
Il diritto di visita sorvegliato è sempre una misura provvisoria che non può di principio essere disposta a tempo indeterminato. Ciononostante, vi possono essere casi in cui è necessaria una sorveglianza a lungo termine delle relazioni personali. Un diritto di visita sorvegliato limitato nel tempo con la prospettiva di una sua progressiva estensione è conforme al bene del figlio.
Sentenza TF 5A_699/2017 (v. anche FamPra.ch 1/2018, N. 8)
Nota a cura dell'avv. Alberto F. Forni
Dalla relazione di due genitori non coniugati sono nati due figli, rispettivamente nel 2007 e nel 2009. Il padre ha legalmente riconosciuto entrambi i figli. L’autorità parentale è esercitata dalla sola madre.
Con decisione del 22 marzo 2917 l’Autorità Regionale di Protezione (in seguito ARP) ha mantenuto l’autorità parentale esclusiva alla madre e regolamentato le relazioni personali tra figli e padre. Tali relazioni personali sono state previste in misura molto limitata, segnatamente per un’ora al mese presso un determinato Centro, sotto forma di visite mediate e accompagnate da una terza persona, oltre a determinate comunicazioni epistolari, filtrate da uno specifico Servizio di protezione dei minori. Quest’ultimo Servizio è stato anche incaricato di valutare un adattamento delle relazioni personali, consegnando un rapporto entro il 31 ottobre 2017. E’ stata inoltre confermata la curatela educativa tesa all’organizzazione e alla vigilanza delle relazioni personali e ordinati dei sostegni psicologici.
Il padre ha ricorso all’autorità superiore ed infine fino al Tribunale federale con un ricorso in materia civile.
La decisione concernente un diritto di visita sorvegliato necessità alla sua base degli indizi concreti per una messa in pericolo del figlio; un rischio astratto non è sufficiente. Un diritto di visita sorvegliato tende a mettere efficacemente il figlio al riparo da pericoli, a disinnescare situazioni di crisi, a ridurre le paure e a contribuire al miglioramento delle relazioni tra il figlio e i genitori. Costituisce di principio una misura provvisoria e va decisa solo per una durata determinata, riservati quei casi in cui è subito evidente che i diritti di visita, in un prossimo futuro, dovranno essere accompagnati (sentenza TF 5A_184/2017 del 9 giungo 2017, sentenza TF 5A_728/2015, consid. 2.2. e riferimenti, del 25 agosto 2016). Un diritto di visita sorvegliato limitato nel tempo, con la prospettiva che nel tempo debba essere progressivamente alleggerito, è compatibile con il bene del figlio (sentenza TF 5A_102/2017, consid. 4., del 13 settembre 2017).
Nel caso concreto i figli sono vittime di un pesante conflitto di lealtà, tanto che il loro sviluppo psichico e morale è compromesso e ciò in particolare a seguito delle turbe psichiatriche del padre. Il fatto che il diritto di visita debba provvisoriamente essere esercitato all’interno dei locali del Centro indicato dall’ARP, unico luogo neutro in grado di garantire al meglio l’esercizio del diritto di visita, non viola il principio della proporzionalità. D’altra parte i giudici cantonali hanno precisato che la limitazione in essere è limitata nel tempo e dovrà evolvere in base alla presa di coscienza e al seguito terapeutico che ci si attende dal padre. Inoltre risulta sempre dagli atti dell’autorità cantonale che la situazione potrà essere rivista in base alle conclusioni del Servizio di Protezione, il cui rapporto è stato richiesto e verrà reso a breve.
Visto quanto precede il ricorso del padre è stato respinto, dato che non risulta alcuna violazione degli art. 273 cpv. 1 CC e art. 274 cpv. 2 CC.
Data modifica: 12/02/2018