Pubblicazione: Estratto da Rivista ticinese di diritto I-2022 (III. Diritto di famiglia)
Regesti a cura dei giudici della Camera
Remunerazione del curatore stabilita dall’ARP
La risoluzione dell’Autorità regionale di protezione (ARP) che stabilisce la remunerazione dovuta al curatore e la pone a carico dei genitori in ragione di metà ciascuno costituisce in sé un valido titolo di rigetto definitivo dell’opposizione nel senso dell’art. 80 cpv. 2 n. 2 LEF a favore del curatore. Il Comune che ha anticipato la mercede può prevalersi della risoluzione dell’ARP solo se produce una cessione scritta della pretesa del curatore in suo favore. L’art. 19 cpv. 3 LPMA non prevede una surrogazione del Comune nei diritti del curatore, bensì un diritto di recuperare quanto anticipato, in particolare dalle persone tenute al sostentamento della persona sotto curatela. Solo una decisione che accerta tale diritto di recupero può fungere da titolo di rigetto (consid. 6.1).
CEF 17.9.2021 N. 14.2020.205
- Clausola di indicizzazione – onere della prova La clausola d’indicizzazione degli alimenti contenuta in una decisione può prevedere che l’onere della prova relativo all’adeguamento del reddito del debitore al rincaro spetta a quest’ultimo oppure tacere al riguardo. Nel primo caso, per evitare il rigetto dell’opposizione per la parte dei contributi alimentari adeguati al rincaro, il debitore deve dimostrare mediante documenti che il suo reddito non è stato adattato al rincaro, mentre nel secondo caso la prova del contrario incombe al creditore (consid. 5.3.1). Un’estinzione di alimenti futuri in via anticipata mediante pagamento o compensazione richiede una corrispondente dichiarazione del debitore al momento del pagamento delle somme eccedentarie, che può anche essere implicita, purché riconoscibile dal creditore degli alimenti (consid. 6.2.1). CEF 30.8.2021 N. 14.2021.37
- Diritto di ricorso di una persona che chiede di essere nominata curatrice di un minore per amministrarne la sostanza La ricorrente deve avere un proprio interesse personale a presentare il ricorso. Il rispetto della volontà della madre del minore, espressa nel suo testamento e volta a tutelare gli interessi patrimoniali del figlio, non costituisce un interesse personale della pretendente curatrice. L’interesse pecuniario legato alla retribuzione del prospettato mandato non basta a conferirle la legittimazione ricorsuale (consid. 2.3). La facoltà di censurare la violazione dei diritti di parte nella procedura cantonale non consente alla ricorrente di rimettere indirettamente in discussione il giudizio di merito relativo all’inidoneità della sua nomina quale curatrice (consid. 2.4). TF 14.9.2021 N. 5A_363/2020
- Principio di sussidiarietà e complementarietà – annullamento della curatela istituita in favore di una persona trasferitasi in Ticino e già oggetto di misure di protezione in Italia – nessun bisogno di protezione supplementare accertato Conformemente al principio della sussidiarietà, le misure ufficiali vanno ordinate soltanto se l’assistenza alla persona bisognosa d’aiuto non può essere adeguatamente garantita altrimenti; le misure ordinate dall’autorità sono sussidiarie per rapporto al sostegno fornito dalle persone vicine o da servizi pubblici o privati e devono andare a coprire una lacuna di protezione (sussidiarietà «di principio») o completare l’assistenza fornita che copre solo una parte dei bisogni (complementarietà come componente della sussidiarietà). Nel caso concreto, la competenza a statuire delle autorità svizzere non implica l’inefficacia dei provvedimenti già decisi in Italia prima del cambiamento di residenza abituale dell’interessata (amministrazione di sostegno); le autorità di protezione svizzere sono competenti per valutare la situazione dell’interessata e, in presenza di bisogni non coperti dai provvedimenti in essere, devono adottare delle misure aggiuntive. Annullamento della curatela di rappresentanza con amministrazione dei beni e dei redditi, che costituisce un doppione rispetto all’amministrazione di sostegno ordinata dal tribunale italiano e non sembra rispondere a dei comprovati bisogni di protezione aggiuntivi dell’interessata. CDP 7.10.2021 N. 9.2021.66
- Richiesta di autorizzazione alle vacanze all’estero del figlio respinta – presa in considerazione delle raccomandazioni di viaggio del DFAE La scelta della destinazione e delle attività da svolgere durante le vacanze è una decisione corrente, che può essere decisa autonomamente dal genitore che ha la cura del figlio; la scelta di viaggiare a destinazione di paesi in crisi o con rischi elevati per la salute è per contro ritenuta una decisione di grande portata e deve essere presa da entrambi i genitori. Nel caso in cui i genitori non riescano a mettersi d’accordo, l’autorità di protezione o il giudice intervengono soltanto nel caso in cui il conflitto tra i genitori o la continuazione dello status quo sia suscettibile di mettere a rischio il bene del figlio (questione lasciata indecisa in concreto). In assenza di accordo fra i genitori, l’Autorità di protezione deve fondare la sua decisione sulle raccomandazioni emanate dalle autorità competenti e, salvo circostanze particolari del caso di specie, decidere seguendo tali linee guida, nella fattispecie le raccomandazioni di viaggio del DFAE. Se i due genitori possono concordemente assumersi il rischio di un soggiorno in un paese considerato poco sicuro, in presenza dell’opposizione di un genitore l’Autorità di protezione non può distanziarsi dalle indicazioni ufficiali. CDP 1.6.2021 N. 9.2021.32
Filiazione – custodia parentale
Presupposti per modificare la custodia parentale in via cautelare.
I CCA 7.5.2021 N. 11.2020.116
Modifica di una sentenza di divorzio – reddito del debitore alimentare
Il deterioramento della situazione finanziaria del debitore alimentare dovuto a cattiva volontà, negligenza grossolana o a una decisione arbitraria non giustifica, in linea di principio, una riduzione dell’obbligo alimentare.
I CCA 21.6.2021 N. 11.2020.36
Provvedimenti cautelari in pendenza di divorzio – fabbisogni minimi dei coniugi
Condizioni alle quali i costi per l’uso di un veicolo privato possono essere inseriti nel fabbisogno minimo di un coniuge.
I CCA 13.9.2021 N. 11.2020.163
Previdenza professionale – rinuncia al conguaglio in caso di divorzio
Condizioni alle quali il giudice può omologare una convenzione in cui i coniugi rinunciano al conguaglio della previdenza professionale: esame dell’adeguata previdenza per la vecchiaia e per l’invalidità.
I CCA 21.5.2021 N. 11.2020.123
Principio «in dubio pro duriore» – querela per reati contro l’onore in relazione alle dichiarazioni rilasciate al perito incaricato dal Pretore di allestire una perizia genitoriale
Comunicare al perito che la madre si prostituisce, è lesivo del suo onore. Considerato che la situazione probatoria e/o giuridica era perlomeno dubbia, il Procuratore pubblico non poteva pronunciare un non luogo a procedere senza incorrere, a questo stadio e da quanto in atti, nella violazione del principio summenzionato.
CRP 10.8.2021 N. 60.2021.51